FAQ
Domande frequenti sul vino da investimento
Tutti i vini sono adatti all'investimento?
No, i vini adatti all'investimento necessitano di avere due caratteristiche: ottime capacità di invecchiamento e liquidità nel mercato internazionale. Per questo motivo vengono selezionate le etichette di alta qualità più conosciute al mondo.
Qual è il periodo minimo dell'investimento?
Non c'è un periodo minimo contrattuale, ma consigliato al fine di dare tempo al vino di rivalutarsi.
Il cliente può disinvestire quando vuole, tuttavia l'orizzonte minimo più consono equivale a 3 anni.
Cosa succede se le bottiglie acquistate
subiscono un danno?
Il deposito è assicurato al 100% del valore di mercato nel giorno in cui dovesse avvenire un ipotetico danno. In quel caso il cliente può decidere se accettare o un rimborso pari al valore delle bottiglie o una sostituzione con altre bottiglie di egual qualità e valore.
Posso ritirare le mie bottiglie?
Il cliente può sempre ritirare le bottiglie sia fisicamente che tramite una spedizione.
In quel momento, uscendo dal magazzino doganale, saranno presenti imposte e, in caso, costi di trasporto.
Perché non pago le imposte sui guadagni?
Il vino non è un asset finanziario, ma un bene fisico deperibile. Di conseguenza non è soggetto alla tassazione del 26% sul capital gain.
Come vengono selezionate le bottiglie
da acquistare?
La selezione del portafoglio dei nostri clienti viene fatta dal nostro socio Roberto Anesi, miglior sommelier d'Italia 2017. Le bottiglie vengono selezionate attraverso una strategia che include anche la valutazione dell'annata, dell'etichetta e dell'andamento del mercato.
Quali sono i costi di investimento?
I costi deposito e assicurazione del magazzino doganale sono pari al 2% annuo del valore del portafoglio all’inizio dell’anno.
Invece le commissioni di transazione variano in base al capitale inizialmente investito e vengono applicate sia sull’acquisto sia sulla vendita.